La Settimana Record: 138 km senza doppi!



Due record personali (ora di partenza per l’allenamento e chilometraggio) in una settimana, che siano di buon auspicio per Padova tra due domeniche? Non sono superstizioso, però il “Non c’è due senza tre” lo accetto di buon grado!

Il pettorale è già arrivato… bel numero!
Come specificato alla fine di questo post, quella appena conclusa era la settimana con il carico massimo di chilometri. 138 km in totale, che senza doppi allenamenti (mai fatti in vita mia) sono effettivamente parecchi (122 km il record precedente, ma solo un’altra volta ho raggiunto i 120).Queste le sedute delle varie giornate:

lunedì 2 aprile: 14 km: Corsa Lenta di Recupero.
Seduta tranquillissima dopo i 28 km del giorno prima (con in mezzo la gara tosta di 12,3 km). Gambe stranamente quasi a posto.
martedì 3 aprile: 16 km: Risc. 3 km, Corsa Lenta in leggera progressione (4’10”).
Seduta di “transizione” tra la gara e la mazzata prevista per mercoledì.
mercoledì 4 aprile: 24 km: Risc. 4 km, 2 x 6 km (3’38”) Rec. 1 km (4’16”), 4 km (3’41”), Def. 2 km.
Partenza alle 5:20 per riuscire a concludere l’allenamento alla solita ora, a rendere il tutto ancora più impegnativo un po’ di pioggia, quindi alta umidità. La parte più dura è stata quella psicologica: arrivare a 9 km da casa (non volevo proseguire oltre facendo la salita iniziale della Strada Costiera), fare inversione a U, ritornare verso casa e… dopo altri 3 km, nuova inversione a U per raggiungere il punto più lontano per la seconda volta!
La seduta prevedeva inizialmente 3 ripetizioni da 6 km, ma al 2° km dell’ultima, gli spazzini sul marciapiede, il cavalcavia con la successiva salitina e una macchina che per girare mi ha quasi costretto a fermarmi, con la conseguente media al km schizzata in alto, mi hanno spronato a farne solo altri 2 ma “veramente forti”: la sensazione di vomito e di mancamento alla pressione del “LAP” dei 4 km è indicativa di quanto “forte”…
giovedì 5 aprile: 14,5 km: Corsa Lenta di Recupero.
Ero partito con l’intenzione di fare meno km, ma mi son trovato praticamente a fare da guida turistica a un podista ospite, quindi i chilometri alla fine sono arrivati da soli.
venerdì 6 aprile: 31 km: Risc. 3 km, Corsa Lenta 20 km (3’59”), Progressione 6 km (3’41”), Def. 2 km.
Del record ho già scritto, un ottimo allenamento, ci dedicherò un post a breve.
sabato 7 aprile: 13,5 km: Corsa Lenta di Recupero.
Ora inizio veramente a spaventarmi: gambe non dico “fresche”, ma sicuramente non come il solito giorno post-lunghissimo.
domenica 8 aprile: 25 km: Risc. 6 km, 20 x 1′ forte (3’21”) – 2′ piano (4’06”), Def. 3,3km.
Nonostante la Bora e la pioggia a tratti fastidiosa, un’altra seduta lunga, con un’ora di variazioni di ritmo, in buona progressione finale.Ricapitolando, 138 km in 7 sedute per quasi 10 ore di corsa, media totale 4’18”, compresi 23 km tra riscaldamento e defaticamento e 3 sedute di corsa di recupero a sensazione (quindi altri 42 km senza guardare il GPS), proprio niente male!

Concludo con una considerazione e un suggerimento che esulano dal mondo della corsa: ho la casa piena di uova di cioccolato!!!
Purtroppo, da quando ho scoperto quello al 100%, anche un fondente all’85% mi sembra troppo dolce, quindi le uova non mi attirano per niente.
Sono decisamente preoccupato per Valentina… ;-)

Ecco quindi il suggerimento, ovvero una ricetta per i kg di cioccolato (solo per quello fondente, il perché lo spiego qualche riga più sotto) che vi ritroverete a casa, da offrire agli ospiti o anche a voi stessi… occhio perché è molto facile esagerare, la consistenza soffice rende il tutto molto più appetibile, ma le calorie sono le stesse!!!

MOUSSE DI SOLO CIOCCOLATO FONDENTE

Premessa: la mousse piacerà a tutti gli amanti del cioccolato fondente, ma verrà apprezzata VERAMENTE solo da chi si diletta un po’ in cucina!
Infatti, la difficoltà è far montare il cioccolato senza aggiungerci NULLA (niente latte, panna o uova).
Ovviamente, farlo col cioccolato al latte (o peggio con quello bianco) non ha senso, tanto vale aggiungerci la panna e montare…

Il segreto è calcolare i grammi di acqua da aggiungere in base alla quantità di grassi totale con questa formuletta:

grammi di acqua = grammi di grasso x 2,94

Per esempio, con 200 g di cioccolato fondente, con per esempio (bisogna guardare la tabella nutrizionale sulla confezione!) 38 g di grassi ogni 100 g, la formula è:

38 g di grassi x 2 (sono 200 grammi di cioccolato!) x 2,94 = 223 g di acqua

Potete usare qualsiasi cioccolato fondente, ma ovviamente più la percentuale di cacao è alta, meglio è: si sentirà meno lo zucchero e di più il cioccolato…

Procedimento:

1) mettere il cioccolato in un pentolino antiaderente e scioglierlo a fuoco bassissimo, toglierlo dal fuoco, aggiungerci l’esatta quantità di acqua a temperatura ambiente, mescolare bene;
2) quando il tutto è ben emulsionato, versare la miscela in una baccinella metallica (no di plastica o vetro perché ovviamente non si raffredda come il metallo!), inserita da qualche tempo in un contenitore pieno di ghiaccio;
3) montare con le fruste elettriche o per i più coraggiosi a mano;
4) mangiare!

Si può fare con qualsiasi cosa abbastanza grassa e scioglibile, per esempio gorgonzola (risultato spettacolare), brie ecc.

Per il cioccolato, si può provare a sostituire l’acqua con caffé leggero (all’americana, oppure normale caffé un po’ annacquato) o vari succhi di frutta filtrati e allungati sempre con acqua (per esempio arancia, menta ecc.). La formula rimane la stessa.

La ricetta è estratta e schematizzata da questo post (è il blog di un chimico che si diletta in cucina, ci trovate altre chicche oltre a tanti falsi miti smontati):

http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/06/06/le-ricette-scientifiche-il-cioccolato-chantilly/

Qui mica si corre e basta eh… comunque, come si dice dalle mie parti…

BONI OVI A TUTTI!!!
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